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Stasera in Tv / il grande Lebowski

Writer: Christian TrentolaChristian Trentola

STASERA IN TV

Il grande Leboswki

J. Coen

-1998-


Los Angeles anni ’90. Un fannullone senza arte né parte, dedito all’alcol e alla marijuana, trascorre le sue giornate giocando a bowling con gli amici e ciondolando svogliatamente tra le corsie del supermercato in vestaglia e sandali. Il nostro protagonista è disilluso, non ha nessun tipo di ambizione e vive alla giornata, senza porsi troppe domande, prendendosi quello che viene come viene. La sua esistenza e il suo dolce far niente sono destinati però a essere stravolti quando, per un caso di omonimia, riceve la visita di due sgherri che, oltre a pretendere una grossa somma di denaro, gli rovinano irrimediabilmente uno dei suoi pochi averi, un vecchio tappeto.

Deciso a farsi rimborsare il danno, il nostro si ritroverà, suo malgrado, invischiato in una serie di rocambolesche avventure e incontri con personaggi bizzarri e a dir poco inquietanti: un terzetto di nichilisti, un’artista d’avanguardia e Jesus, un temibile avversario di bowling impersonato da John Turturro.

Naturalmente a questo punto avrete capito che il film scelto per questa settimana è Il grande Leboskwi di Joel Coen, e perciò saprete anche che il cocktail non può essere altro che il white russian, nato negli anni ‘40 come variante del black russian, e realizzato per la prima volta all’hotel Metropole di Bruxelles in onore dell’ambasciatore statunitense in Lussenburgo, che era in visita lì.

Tutto questo però non ha alcuna importanza perché nell’immaginario comune il white russian è nato nel 1998 ad opera di quel genio assoluto che è Jeffrey Lebowski, per gli amici italiani Drugo, per il resto del mondo The Dude. Il buon Drugo trangugia white russian dall’alba al tramonto con la stessa disinvoltura con cui un comune mortale manda giù un bicchiere di latte macchiato. E in effetti il white russian ha un aspetto rassicurante, da prima colazione, che induce i più a sottovalutarne il tasso alcolico. Ma il sapore avvolgente del latte è un’illusione che dura solo qualche secondo per poi essere spazzato via dalla spinta alcolica della vodka e del khalua.

In definitiva il white russian è proprio come Drugo, se lo si giudica al primo sguardo ce ne si fa di sicuro un’idea sbagliata.



Ingredienti per un white russian:

5cl vodka

2cl khalua o altro liquore al caffè

4cl di latte oppure a scelta panna liquida


Method

Riempite per ¾ di ghiaccio lo shaker e versate la vodka, il khalua e, da ultimo, il latte. Agitate velocemente per circa una decina di secondi e poi, servendosi di uno strainer, versate in un bicchiere old fashioned (thumbler basso) riempito con ghiaccio. Il cocktail non presenta guarnizioni e dovrà essere servito con una cannuccia corta per mescolarlo durante l'assaggio.


Metodo Lebowski:

Prendete un bicchiere old fashioned e riempitelo di ghiaccio, successivamente versate praticamente a occhio la vodka, poi il khalua (o altro liquore al caffè) e infine il latte. Servite con una cannuccia corta che sarà utilizzata per mescolare e assaporare. Se invece avete scelto la panna liquida, versatela delicatamente da un angolo del vostro bicchiere aiutandovi con il barspoon in modo da creare una stratificazione.


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