STASERA IN TV
Frantic
Roman Polanski
-1988-
L’anno in cui Frantic uscì nelle sale cinematografiche era anche il mio ultimo anno al liceo. All’epoca avevo ancora tutti i capelli, in compenso non avevo preso la patente e il motorino che mi era stato regalato era improponibile al punto che preferivo muovermi coi mezzi pubblici. Durante la settimana non rincasavo tardi perché non mi era permesso e soprattutto perché non ne sentivo il bisogno. La TV a pagamento da noi non c’era ancora, a farmi compagnia però c’erano l’insonnia, la mia passione per i film e, più di ogni altra cosa, la cosiddetta seconda serata, una programmazione che consentiva di spaziare tra una vasta serie di titoli e una grande diversità di generi anche se, tra la pubblicità e il telegiornale tra primo e secondo tempo, il film terminava quasi sempre all’una del mattino. Frantic era il tipico film di seconda serata che quasi ogni anno veniva trasmesso come una sorta di appuntamento fisso per gli amanti delle spy-story, uno di quei film che rivedi anche se lo hai già visto, se è cominciato da un bel pezzo, e pure se sta per finire. Un po’ come succede, almeno per me, con I tre giorni del Condor e La cruna dell’ago, altri grandi classici di questo genere.
Qui Harrison Ford non è il professore di archeologia armato di frusta e cappello a falda larga, né il comandante del Millenium Falcon in lotta contro la Morte Nera, è solo il dottor Henry Walker, un medico come tanti altri che partecipa a un congresso accompagnato da sua moglie.
In una Parigi volutamente opprimente, cupa, perfino ostile, il protagonista si trova suo malgrado al centro di un vero e proprio intrigo internazionale che in pochi giorni rischia di stravolgere la sua vita tranquilla e ordinata e soprattutto portargli via per sempre quello che di più caro possiede……
Il cocktail scelto per Frantic ha un nome emblematico: last word, che in questo caso potrebbe essere tradotto come la parola fine, che il dottor Henry Walker cercherà di mettere al suo peggiore incubo diventato realtà, perché vestirà pure i panni di un uomo per certi versi ordinario e goffo, ma sempre di Harrison Ford stiamo parlando.
Ingredienti per 1 Last Word:
2,5cl gin
2,5cl di succo di lime
2,5cl di liquore al maraschino
2,5cl chartreuse verde
Ghiaccio q.b.
Method:
Raffreddate una coppetta da cocktail con dei cubetti di ghiaccio che girerete con uno stirrer, a questo punto riempite lo shaker con il ghiaccio e versate uno a uno tutti gli ingredienti, quindi shakerate per circa 10 secondi. Infine versate nella coppetta da cocktail servendovi di un passino a maglie strette.
Dal 1988 sono cambiate molte cose: il mio improponibile motorino è stato sostituito da Honda 400Four degli anni ’70, uno dei regali più indovinati della mia sceneggiatrice attempata e le piattaforme per la TV a pagamento ormai non si contano nemmeno più. Quello che non è cambiato da quel lontano 1988 è il fatto che continuo a dormire molto poco (così definisco la mia insonnia trentennale) e che Frantic continuano a darlo in seconda serata.
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