STASERA IN TV
La morte può attendere
Lee Tamahori
-2002-
Credo di averlo già scritto, e con la scelta di questa settimana lo confermo, dal punto di vista televisivo, l'estate è la stagione di James Bond, l'inossidabile agente segreto al servizio di sua Maestà. Quest'anno il giorno della messa in onda è il martedì e pur essendo un estimatore, di settimana in settimana ho scartato tutti i titoli in programmazione - Goldfinger, Vivi e lascia morire, l'uomo dalla pistola d'oro - perché allora scegliere proprio questa pellicola? Potrei rispondervi che Die another day è il film della celebrazione o meglio dell'autocelebrazione di James Bond: quarant'anni di carriera della più famosa tra le spie, ventesimo film della serie, ultimo episodio interpretato da Pierce Brosnam, oltre a una sequela di citazioni che hanno il sapore dell'omaggio agli interpreti del passato. In realtà ho scelto proprio questo titolo perchè rappresenta un film spartiacque, che segna il punto di non ritorno e che farà decidere i produttori a dare nuova linfa a un prodotto ormai logoro, mettendo in cantiere un reboot (termine mutuato dalla sceneggiatrice attempata) che di lì a qualche anno vedrà la luce con il nuovo Casino Royale interpretato da Daniel Craig.
Dalle prigioni della Corea del Nord, alle spiagge di Cuba, passando per Londra fino a un palazzo di ghiaccio nella gelida Islanda, al comandante Bond questa volta spetta l'arduo compito di far luce su un traffico di diamanti che però si rivelerà essere solo la punta dell'iceberg...
Per il cocktail da abbinare al film la mia scelta potrà risuonare quasi come una bestemmia, infatti non ci sarà nessun Vodka Martini, né agitato né tantomeno mescolato, bensì un freschissimo, e soprattutto molto estivo, mojito che poi è il cocktail che Pierce Brosnam sorseggia estasiato mentre guarda con il binocolo la prorompente Halle Berry che esce dall'acqua del mare in una scena ripresa pari pari da Licenza di uccidere, ed è un chiaro omaggio a Ursula Andress e al suo indimenticabile bikini bianco.
Ingredienti per 1 mojito
5cl Bacardi carta blanca
Soda water o acqua gasata
1/2 lime
2 tsp di zucchero di canna bianco
6/7 foglioline di menta
Method
Per prima cosa bisogna ammorbidire il lime tenendolo sotto il palmo della mano e facendolo scivolare avanti e indietro su di un piano per alcuni (in questo modo rilascerà più succo), poi tagliate le due estremità, dividetelo prima a metà e poi ciascuna metà in quattro spicchi. Se come me per certe cose siete pignoli, vi ricordo di eliminare dal lime il filamento bianco centrale che è causa del retrogusto amaro. Mettete i quattro pezzi di lime nel vostro highball, aggiungete 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco e pestate per alcuni secondi con movimenti lenti ma decisi, poi aggiungete 6/7 foglioline di menta che avrete schiacciato leggermente fra le mani (fate conto di stare facendo un singolo applauso mentre tenete la menta nel palmo della mano), il Bacardi carta Blanca e mescolate per qualche secondo. Infine, colmate il bicchiere con il ghiaccio tritato, versate la soda e date un'ultima mescolata. Guarnite con rametto di menta.
Quella descritta è la preparazione che noi tutti siamo abituati, per uso comune, ad associare al Mojito ma, la preparazione cubana (da me preferita) comporta alcune differenze e quindi...
In un tumbler alto aggiungete uno a uno gli ingredienti partendo dallo zucchero, per proseguire con il succo di lime (3cl), poi il rum e la menta. Amalgamate il tutto premendo delicatamente le foglie di menta servendovi di un barspoon non usate il pestello), aggiungete poi il ghiaccio a cubetti (quello tritato si scioglie subito e annacqua tutto) e la soda. Infine, decorate con un rametto di menta.
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